DOMENICA IV DI PASQUA (2020)

DOMENICA IV DI PASQUA (2020)

Cari fratelli e sorelle,

Questa domenica è la festa delle mamme in Portogallo. Per questo vorrei aprire la porta della mia piccola meditazione con un pensiero speciale per tutte le madri e le donne del Portogallo. Penso anche alle nostre gentili e generose suore qui presenti al collegio. Nel nome di ogni portoghese e nel nome di ciascuno dei miei colleghi qui presenti, a mio nome, le abbracciamo e gli auguriamo buona festa, rassicurandole con le nostre umili preghiere e affidandole a Maria, Madonna di Fatima.

Oggi, quarta domenica di Pasqua, giornata di preghiera per le vocazioni, il Vangelo di Giovanni presenta il volto e la missione di Gesù Buon Pastore. La parola Pastore, Pasteur in francese, deriva dal verbo pascolare, in greco Poimaino [poy-mah'-ee-no] che significa nutrire, prendersi cura di un gregge, governare, amministrare, fornire pascolo come cibo, amare il suo corpo, fornire ciò che è necessario per i bisogni dell'anima.

Quindi il pastore è colui che pascola. Per pascolare, pastori che siamo, noi sacerdoti, dobbiamo prima avere una tripla coscienza: la coscienza di essere pastore, la coscienza di avere un gregge o dei pecori sotto la nostra responsabilità e la coscienza (nel senso di consapevolezza) che c'è un Unico Pastore che è Gesù Cristo. In questo senso, il nostro ministero pastorale proviene dall'unico ministero pastorale di Gesù. Siamo pastori partecipando al ministero pastorale di Gesù Cristo. Non siamo padroni né del nostro ministero pastorale, né del gregge di cui siamo responsabili. Il gregge appartiene a Dio che divenne Uomo e Salvatore in Gesù Cristo. Chi ignora questa fase nella sua vita come pastore corre il rischio e la tentazione di essere un brigante, un ladro, un mercenario che vede i propri interessi a spese di quelli del gregge. Usa il gregge e ogni pecora come mezzo e non come fine in se stesso. Invece di pascolare, ruba, uccide e distrugge per soddisfare il suo istinto distruttivo dell’avere mondano.

Cari colleghi, siamo portatori di un ministero pastorale di cui non siamo la fonte. È il motivo per cui, dobbiamo accettare di lasciare innestare in noi, per grazia di Dio, delle qualità di Gesù Buon Pastore per poter essere, anche noi, chiamati buoni pastori a sua immagine. Ecco alcune di queste qualità: essere capace di una conoscenza reciproca con le pecore: "Conosco le mie pecore e le mie pecore mi conoscono", dice Gesù. Questa conoscenza reciproca è possibile solo all'interno di un rapporto d’intimità e di profonda amicizia che nasce dalla coppia verbale chiamare-ascoltare: “le pecore ascoltano la voce del pastore e il pastore chiama le sue pecore, ciascuna per nome”, dice Gesù.

Così, gregge o pecore non sono parole astratte per il pensiero teologico, ma sono nomi di tutti i cristiani e di ogni cristiano come, Paola, Maria, Ricardo, Giuseppe... che hanno bisogno della presenza dei loro pastori. Il pastore è colui che cammina davanti alle sue pecore nel cuore di una relazione di fiducia reciproca. Non le lascia da sole, isolate, affamate e assetate al punto di morire o di essere divorate da lupi feroci: “il pastore cammina davanti alle pecore e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce”, dice Gesù.

Alcuni filosofi esprimono anche la necessità di questo rapporto reciproco: M. Buber, nel suo libro Io et Tu, M. Scheller e E. Stein nella dottrina sulla simpatia, e K. Jaspers, nella dottrina sulla comunicazione. Infine, il pastore è colui che non guida le pecore verso se stesso ma verso Gesù, Lui, la Porta delle pecore, venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza.

In questa giornata di preghiera per le vocazioni, preghiamo per i giovani che accettano di ascoltare la voce di Gesù che li chiama nella vita sacerdotale e religiosa, preghiamo per i pastori della nostra Chiesa, per i religiosi e le religiose, per i medici e le infermieri che esercitano la loro vocazione con amore in questo momento difficile di Covid-19 e per tutti coloro che esercitano la propria vocazione con dignità e senso di responsabilità.

Gesù, tu il Buon Pastore, guidaci sempre, nutrisci e guarisci tutti coloro che sono colpiti dal coronavirus! Che la nostra Madonna del Rosario preghi sempre per noi! Amen

 

Pe. Damin Joseph (Diocesi di Jacmel, Haiti)